I dati confermano le tendenze territoriali
Il Progetto MEV(i), che nell’edizione 2017 adotta una classificazione revisionata in base alla lettura Eurostat, stima in oltre 103.000 le morti evitabili avvenute nel 2014 entro i primi 75 anni di vita, delle quali circa due terzi maschili (66.284 casi) e il restante terzo femminile (37.312 casi).
Il Rapporto annuale pubblica la classifica provinciale, aperta da Treviso e chiusa da Napoli, aggiornata ai decessi per causa 2014 rilasciati dall’Istat nei giorni scorsi e conferma la generale diminuzione della mortalità evitabile in Italia nel corso degli ultimi anni, pur ribadendo anche un’evidente disparità geografica, a livello sia regionale che provinciale. I risultati tendono a confermare alcune caratteristiche territoriali già emerse nelle precedenti edizioni, come la presenza di Marche e Toscana nella zona alta della classifica e quella della Campania nella fascia più critica.
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